“Tra la vita intrauterina e la prima infanzia vi è molta più continuità di quel che non ci lasci credere l’impressionante cesura dell’atto della nascita.” (S.Freud, 1925) La tendenza a rifiutare la possibilità di una continuità esistenziale tra il periodo prenatale e l’Io adulto ha iniziato a modificarsi soltanto all’inizio del ventesimo secolo in cui
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Convegno “Amore sano e Amore Malato nelle varie stagioni della vita” – Castello Angioino, Mola di Bari, sabato 14 Maggio 2016
“Amore sano e amore malato nelle varie stagioni della vita” è un evento organizzato dalla cooperativa Nuova Città Scs, con il coordinamento scientifico della prof.ssa Nunzia Tarantini, psicologo psicoterapeuta di orientamento junghiano, ricercatore dell’Associazione per la Ricerca in Psicologia Analitica (ARPA), docente a contratto presso lo Psychological Innovations and Research Training Centre (PTMC) dell’Università di
La maternità: un viaggio nel mondo interiore della donna
“Madonna del parto” di Antonio Veneziano (XIV sec.) L’esperienza materna è un momento trasformativo per la donna non solo da un punto di vista fisico ma soprattutto psicologico. Dice Monique Bidlowsky, psichiatra e psicoanalista: “Durante la gravidanza, la trasparenza psichica della donna la si individua facilmente dal suo equilibrio abituale che appare scosso”. Così come
Corso gratuito di preparazione alla maternità
Il Corso, organizzato dalla Associazione di Volontariato “La Potentilla” di Rutigliano, ha come obiettivo quello di accompagnare la donna/coppia in un percorso di conoscenza e consapevolezza del proprio ruolo fornendo informazioni di tipo ostetrico-ginecologico e pediatrico , nonché fornendo supporto e assistenza a livello pratico ed emotivo. Il corso è articolato in una serie di
L’amore non basta…
Il decalogo che la famosa psicoanalista inglese Susan Isaacs, nota in Inghilterra e a livello internazionale per i suoi lavori nel campo della pedagogia e dell’educazione, suggerisce alle mamme: 1. Non dire semplicemente “non devi fare questo” se puoi aggiungere “ma fai quest’altro”. 2. Non chiamarli “capricci” quando si tratta soltanto di cose che disturbano.